SINTESI DELL’ISTRUZIONE
"DIGNITAS PERSONAE. SU ALCUNE QUESTIONI DI BIOETICA"
A CURA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
12.12.2008
A PROPOSITO DELL’ISTRUZIONE DIGNITAS PERSONAE
Scopo
Negli ultimi anni le scienze biomediche hanno fatto enormi progressi, che aprono nuove prospettive terapeutiche, ma suscitano anche seri interrogativi non esplicitamente affrontati dall’Istruzione Donum vitae (22 febbraio 1987). La nuova Istruzione, che porta la data dell’8 settembre 2008, Festa della Natività della Beata Vergine Maria, intende proporre risposte ad alcune nuove questioni di bioetica, che provocano attese e perplessità in vasti settori della società. In tal modo si cerca di «promuovere la formazione delle coscienze» (n. 10) e di incoraggiare una ricerca biomedica rispettosa della dignità di ogni essere umano e della procreazione.
Titolo
L’Istruzione inizia con le parole Dignitas personae – la dignità della persona, che va riconosciuta ad ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale. Questo principio fondamentale «esprime un grande "sì" alla vita umana», che «deve essere posto al centro della riflessione etica sulla ricerca biomedica» (n. 1).
Valore
Si tratta di una «Istruzione di natura dottrinale» (n. 1), emanata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvata espressamente dal Santo Padre Benedetto XVI. L’Istruzione, quindi, appartiene ai documenti che «partecipano al Magistero ordinario del Successore di Pietro» (Istruzione Donum veritatis, n. 18), da accogliere dai fedeli con «l’assenso religioso del loro spirito» (Istruzione Dignitas personae, n. 37).
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