2 gennaio 1997
“Si deve rilevare che P. Balasuriya, negando e relativizzando alcune affermazioni del Magisterio straordinario e ordinario universale, rivela di non riconoscere l’esistenza di un’infallibilità del Romano Pontefice e del Collegio episcopale cum et sub Petro. Riducendo, inoltre, il primato del Successore di Pietro ad una questione di potere egli inficia il carattere peculiare di tale ministero. Nel rendere pubblica la presente Notificazione la Congregazione si sente altresì obbligata a dichiarare che il P. Tissa Balasuriya ha deviato dall’integrità della verità della fede cattolica, e pertanto non può essere considerato teologo cattolico ed è inoltre incorso nella scomunica latae sententiae”.
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